Blog dal futuro

domenica, maggio 27, 2007

La stagione dei vari degli yacht

Gentili lettori del passato,
anche qui nel futuro è la fine di maggio. Questo è il periodo del varo degli yacht dei cosiddetti VIP che presentano al volgo le super barche con cui scorrazzeranno durante la stagione estiva.

Il vero VIP di prima classe cambia barca ogni anno, chi la cambia ogni 5 anni è considerato demodè, chi ogni dieci è classificato VIP sfigato.

Ovviamente si parla di natanti almeno sopra ai sessanta metri e generalmente a motore. Chi ha la barca a vela non è visto di buon occhio poiché è uno snob ed è sospettato di passioni ecologiste, che oltre ad essere fuori legge sono ritenute di cattivo gusto. Il vero VIP infatti ama arrivare nelle cale più belle a pieno motore e gareggia a chi fa l'onda più alta che si deve abbattere sulla spiaggia come uno tsunami.

Quest'anno lo yacht più bello è stato varato dal cavalier Paride Rubazzoni (un nome un destino), immobiliarista di successo, specializzato nel costruire abusivamente su terreno demaniale in perfetta sincronia con la promulgazione di una legge di condono. La barca che ha presentato è un nave lunga 200 metri, costruita interamente in cemento armato che ha come tender una villetta a due piani con cui occupare (abusivamente) una spiaggia scelta da Dora Zinnegrand, fidanzata del Rubazzoni, soubrette televisiva nonché gnocca stellare.

C'è un limite nel varo degli yacht. Nessuna barca per diporto può essere più lunga di quella del Silber, l'Arca della Libertà, che misura 250 metri. Chi osasse superare questa dimensione, od avvicinarvisi troppo, andrebbe incontro all'inflessibile punizione prevista per legge, il siluramento da parte dei sommergibili della marina durante il viaggio inaugurale. Tale avvenimento viene ovviamente trasmesso in diretta televisiva a reti unificate.

Quando saremo nel pieno della stagione estiva vi darò i resoconti degli avvenimenti mondani che si svolgeranno sugli yacht.

Saluti e a presto, al prossimo collegamento.

mercoledì, maggio 16, 2007

Basta poco per essere arrestati

Carissimi amici di tanto tempo fa,
è molto tempo che non mi faccio sentire, temevo di essere stato scoperto, c'era sempre un'auto civetta della polizia che stazionava sotto il mio palazzo.

Credevo mi avessero individuato, invece tenevano sotto controllo una mia vicina, la signorina Genoveffa Pelloni, una vecchia zitella di anni ottantadue. Proprio oggi l'hanno arrestata con l'accusa di attività sediziose e sovversive, e l'hanno condotta via ammanettata e bendata. Pare si rifiutasse di fare aggiustare il suo videocomunicatore e non guardasse più i programmi televisivi da più di sei mesi.

Mentre la portavano via sentivo che urlava "con i pochi soldi della pensione non posso mica permettermi di fare giustare il tivì!". Gli agenti non si sono fatti convincere ed anzi le hanno rifilato parecchi colpi di manganello. Di lei non si sa più niente.

Come potete capire basta poco per finire in galera e poi sotto processo. Ovviamente i processi sono una farsa, al posto dei giudici non ci sono più i magistrati, ma dei comici televisivi di cabaret. In questo modo la gente invece di indignarsi ride a crepapelle e se ne frega dell'ingiusta sorte che tocca all'imputato. La sentenza è già decisa a priori e viene consegnata al giudice in busta chiusa da alcune assistenti, delle belle ragazze che indossano solo la toga e sotto sono nude: le penaline.

Quando il giudice si appresta ad aprire la busta, si abbassano le luci, un occhio di bue si accende sul magistrato, i tamburi vengono fatti rullare, poi scende il silenzio, allora il giudice legge alcune pubblicità e poi la sentenza, che di solito è di condanna. A questo punto scatta l'applauso del pubblico, l'occhio di bue va ad illuminare l'imputato che subito viene prelevato da alcuni gendarmi e portato a marcire in galera.

Ecco, non ci crederete, ma vi assicuro questa è la triste verità.

Adesso vi devo salutare, se mi scoprono sono completamente rovinato.