Blog dal futuro

mercoledì, maggio 16, 2007

Basta poco per essere arrestati

Carissimi amici di tanto tempo fa,
è molto tempo che non mi faccio sentire, temevo di essere stato scoperto, c'era sempre un'auto civetta della polizia che stazionava sotto il mio palazzo.

Credevo mi avessero individuato, invece tenevano sotto controllo una mia vicina, la signorina Genoveffa Pelloni, una vecchia zitella di anni ottantadue. Proprio oggi l'hanno arrestata con l'accusa di attività sediziose e sovversive, e l'hanno condotta via ammanettata e bendata. Pare si rifiutasse di fare aggiustare il suo videocomunicatore e non guardasse più i programmi televisivi da più di sei mesi.

Mentre la portavano via sentivo che urlava "con i pochi soldi della pensione non posso mica permettermi di fare giustare il tivì!". Gli agenti non si sono fatti convincere ed anzi le hanno rifilato parecchi colpi di manganello. Di lei non si sa più niente.

Come potete capire basta poco per finire in galera e poi sotto processo. Ovviamente i processi sono una farsa, al posto dei giudici non ci sono più i magistrati, ma dei comici televisivi di cabaret. In questo modo la gente invece di indignarsi ride a crepapelle e se ne frega dell'ingiusta sorte che tocca all'imputato. La sentenza è già decisa a priori e viene consegnata al giudice in busta chiusa da alcune assistenti, delle belle ragazze che indossano solo la toga e sotto sono nude: le penaline.

Quando il giudice si appresta ad aprire la busta, si abbassano le luci, un occhio di bue si accende sul magistrato, i tamburi vengono fatti rullare, poi scende il silenzio, allora il giudice legge alcune pubblicità e poi la sentenza, che di solito è di condanna. A questo punto scatta l'applauso del pubblico, l'occhio di bue va ad illuminare l'imputato che subito viene prelevato da alcuni gendarmi e portato a marcire in galera.

Ecco, non ci crederete, ma vi assicuro questa è la triste verità.

Adesso vi devo salutare, se mi scoprono sono completamente rovinato.