Blog dal futuro

martedì, ottobre 23, 2007

Le mode alimentari

Cari lettori di cent'anni fa,
nei disgraziati tempi nostri assistiamo ad un proliferare incontrollato di mode alimentari.

Fra i ceti benestanti è di grande moda frequentare sofisticati locali dove vengono serviti i cibi più improbabili a prezzi elevatissimi. Se all'uscita di un ristorante ci si sente deboli, si ha un deciso senso di nausea e si ha l'impressione di essere stati rapinati significa che si è appena trascorsa una serata molto a la page.

Il sushi di lombrichi ha decisamente surclassato quello ormai demodé fatto con il pesce crudo, molto in voga anche il sashimi di scarrafone e l'uramaki di sterco. Assolutamente trendy è la cucina amazzonica con il suo piatto più rappresentativo, l'anaconda allo spiedo, complicatissimo da preparare a causa della difficoltà di reperire uno spiedo lungo a sufficienza. Anche la cucina africana si sta facendo largo proponendo salumi innovativi come il prosciutto di facocero ed il salame di rinoceronte, durissimo da tagliare e impossibile da spellare.

Ci sono poi i cosiddetti bioetic bar, locali dove si mangia soltanto frutta caduta spontaneamente e animali morti di malattia o vecchiaia e si beve solo acqua piovana raccolta in appositi cisternoni, dove, d'estate quando piove poco, l'acqua diventa putrida e puzzolente.

Anche nel bere si assiste all'insorgere di parecchie mode estemporanee. Innanzitutto vi è la riscoperta di tutti i vitigni più sconosciuti, compreso lo stopaion, che una volta, invece, era considerata una varietà infestante e una jattura per chi se lo trovava in mezzo alle altre uve, tant'é che bastava un solo grappolo per far prendere gusto di tappo ad un'intera botte di vino. Un'altra bevanda di tendenza è l'aloino, che è tipo il limoncino, ma è fatto con foglie di aloe vera; dopo una sbornia con questo liquore si ha un gran mal di testa, ma la pella diventa liscia e morbida.

I meno abbienti, cioè la stragrande maggioranza della popolazione, invece si ciba con pane e cicoria, invidiando coloro che mangiano i cibi di tendenza, non sapendo quanto questi facciano schifo.

E adesso è meglio che mi disconnetta.