Blog dal futuro

domenica, dicembre 27, 2009

Babba Natala show

Cari amici del passato,
il Natale è trascorso e ci siamo dovuti sorbire l'ennesimo strampalato show: "Letterina a Babba Natala".

Funziona così; gli aspiranti concorrenti mandano le loro lettere con l'elenco dei doni che vorrebbero ricevere. Tra tutti coloro che hanno scritto ne vengono estratti alcuni che poi riceveranno a casa loro la visita di una Babba Natala. La Babba Natala quindi si presenta con un sacco contenente i doni richiesti al domicilio della fortunata famiglia. Per ricevere il dono i destinatari devono rispondere ad alcune domande; se indovinano ricevono il regalo, altrimenti la Babba Natala si toglie un indumento.
Chiaramente le Babbe Natale sono tutte delle gnocche stellari, quasi sempre raccomandate dal sultanissimo Silber.

Le domande che la Babba Natala fa provengono, mediante SMS, dai telespettatori. Ovviamente arrivano domande difficilissime perché i più sperano di vedere lo strip-tease della Babba Natala. Tenendo poi conto che il livello culturale della famiglia italiana media è abissale, lo spettacolo finisce sempre con la Babba Natala completamente nuda (salvo il berretto e gli stivali che devono rimanere per contratto con lo sponsor), il capo famiglia che sbava, la moglie che lo benda con le mutande e lo lega con il reggiseno della Babba Natala e i figli che piangono disperati perché non hanno ricevuto nessun regalo.

La Chiesa ha fatto alcune rimostranze, ma l'audience del programma ha toccato vette stratosferiche e dei malumori della Chiesa tutti se ne sono bellamente fregati.

E anche questa volta devono salutare prima che possa essere intercettato.

martedì, dicembre 01, 2009

La celebrazione del centenario dell'inizio della ricostruzione

Carissimi amici del passato,
è trascorso molto tempo dal mio ultimo contatto. Purtroppo come spesso vi ho scritto qui, nell'Italia del 2109 le cose non sono semplici. La dittatura del presidentissimo Sylber è grottesca e spietata al tempo stesso. Il dissenso è punito duramente

Ci sarebbero molte cose da raccontare. Per esempio le celebrazioni fatte a settembre in occasione del centenario dall'inizio della ricostruzione de L'Aquila. La ricostruzione ovviamente non è ancora finita, la gente vive nelle tende, che si tramandano di padre in figlio.
Ogni anno si delibera un nuovo costosissimo progetto di ricostruzione, si concedono appalti a trattativa privata (ovvio, c'è l'emergenza!) e poi non si conclude nulla.

Il Sylber ogni settembre si presenta in pompa magna, con la TV di stato al seguito (che poi è sua) e inaugura sempre le solite dieci casette, ormai decrepite, che però in televisione sembrano bellissime grazie agli effetti speciali digitali. Anche la folla che applaude è finta (sono dei robot coreani difettati), mentre sono veri gli assegnatari, estratti a sorte tra gli abitanti delle tendopoli, hanno il beneficio di passare un anno in una di queste casette (decrepite, ma meglio delle tende, che ormai sono lacere).

Sono rimasto connesso anche troppo e per prudenza mi devo disconnettere. Prometto che mi farò sentire presto.