Blog dal futuro

sabato, gennaio 12, 2008

Un cantante contro il presidentissimo

Cari amici di un secolo addietro,
ieri sera è successo qualcosa di incredibile, come se una crepa si fosse aperta nella fortezza dell'invincibilissimo Silber. Jimmy Farchione durante uno special televisivo si è pubblicamente scagliato contro il presidentissimo Silber. Per farvi capire meglio è necessario che faccia una breve digressione.

Jimmy Farchione nasce in una famiglia derelitta dell'hinterland di Napoli. Fin da bambino si diletta a cantare nei vicoli del suo rione utilizzando i caratteristici mucchi di spazzatura come palchi estemporanei. Viene in questo modo notato da un boss del racket dei matrimoni che lo scrittura come cantante intrattenitore per i banchetti nuziali. Il suo successo come cantante e autore cresce molto rapidamente e ben presto diventa un esponente di successo del genere narco-melodico. Fanno furore pezzi come: "i figli so' piezze 'e piombo", "serenata al chiaro di lama", "accoppa 'n coppa 'o Vesuvio", "'nu jeans e 'na mitraglietta", "pagame 'o pizzo ca pummarola 'n coppa". Musica che non manca mai nelle autoradio sparate a palla dei guappi di quartiere.

Grazie al successo, Jimmy Farchione diventa sempre più ricco e potente e, sopratutto, importante all'interno della malavita campana. Diventa proprietario di una rete radiofonica locale: rete Camhurrà!, che riesce a fare una raccolta pubblicitaria enorme. La magistratura sospetta che le inserzioni dei commercianti siano estorsioni camuffate, ma non riuscirà mai a dimostrarlo.

Negli anni la sua importanza va via via aumentando: ha partecipazioni in industrie, banche ed assicurazioni, possiede ville in Sardegna, a Capri, a Portofino e a Cortina. Alla fonda di Mergellina tiene ancorato un enorme motoryacth, secondo per dimensioni solo a quello del Silber. La sua ricchezza effettivamente è smisurata.

Nonostante tutto ciò non ha mai abbandonato le scene e tuttora continua ad esibirsi come cantante intrattenitore e, negli ultimi anni, ha condotto un programma televisivo tutto suo. Si è sempre pensato che Jimmy Farchione fosse un grande alleato dell'esimio Silber, eppure ieri, durante il suo show, Jimmy Farchione si è scagliato contro il presidentissimo Silber. Ha affermato che le elezioni sono truccate, che il potere del Silber è illegittimo, che invece il popolo vuole lui e che era pronto a detronizzare l'abusivo Silber.

Purtroppo dopo poco la trasmissione si è interrotta (motivi tecnici) e quando le immagini sono ritornate sul video c'era uno stupido telequiz. E' evidente che se Jimmy Farchione ha osato tanto significa che pensa di potercela fare, è anche evidente che se ce la farà per noi cittadini sarà come passare dalla padella alla brace.

Nei prossimi giorni vi racconterò se ci sono sviluppi, intanto per prudenza mi scollego.

mercoledì, gennaio 09, 2008

Alcolismo

Cari amici di tanti anni fa,
oggi vi voglio parlare di una piaga sociale piuttosto diffusa: l'alcolismo.

Tale vizio è giudicato in maniera differente in funzione del censo delle persone; se si tratta di un povero, allora è un lurido ubriacone, se si tratta di un benestante è un etilista da curare, se, infine, si tratta di un personaggio pubblico è soltanto un simpaticone alticcio.

Il luogo dove c'è la maggiore concentrazione di alcolisti è il parlamento; la cosa la si nota facilmente dal tenore delle leggi promulgate, le cosiddette leggi minori, quelle sulle quali l'eminentissimo Silber non interviene e lascia libero sfogo ai parlamentari, anche dette "leggi ciucche".

Si pensa che il motivo di questa alta percentuali di ubriachi sia dato dal fatto che alla buvette del parlamento i deputati paghino le normali consumazioni pochissimo, mentre i superalcolici sono addirittura gratis. Si crede che ciò sia stato voluto dall'astutissimo Silber per avere maggiore controllo sul parlamento.

C'è da dire che anche l'enologissimo Silber non è del tutto immune dal vizio del bere e ogni tanto ci ricasca e si ubriaca. Solitamente gli accade durante cene ed occasioni ufficiali. Un brindisi a quello, un brindisi a questo, e il pasticcio è fatto.

Ci sono persone che quando sono ebbre si addormentano, purtroppo il Silber non è di queste e quando è alticcio diventa vispo e allegro. Quando è in queste condizioni, oltre a barcollare e parlare a vanvera, fa le seguenti cose: racconta barzellette sconcissime (anche e soprattutto di fronte a signore e prelati), canta canzoni popolari e religiose, palpa le signore presenti (senza distinzione di età, anzi con preferenza per le vecchie babbione). Per farlo smettere di solito intervengono le sue guardie del corpo che, a forza, gli cacciano la testa dentro al secchiello del ghiaccio dello champagne

Avrei tante cose da aggiungere, ma anche per questa volta, per non rischiare, devo disconnettermi.

lunedì, gennaio 07, 2008

VIP & PEI

Cari amici del passato,
qui nel futuro è stata inventata una nuova categoria di persone: i PEI (Persone Estremamente Importanti), in contrapposizione agli ormai inflazionati VIP (Very Important People).

La differenza tra VIP e PEI non è molta, si tratta sempre di emeriti coglioni, che appaiono sui rotocalchi e nelle trasmissioni televisive, per i quali la gente si accalca per vederli e se possibile toccarli. A conti fatti persone di nessuna importanza né utilità per il genere umano.

La discriminante fondamentale tra PEI e VIP è il conto in banca. Il PEI è enormemente ricco ed ostenta la sua ricchezza in modo molto più volgare di quanto, con tutti gli sforzi, possa immaginare di fare un VIP. Che si tratti di volgarità è un mio giudizio, perché secondo loro, invece, si tratta di classe, anzi di alta classe. Per farvi capire meglio vi faccio alcuni esempi e poi giudicherete voi.

Flavio Biscatore sul suo enorme yacht si è fatto installare le tazze dei cessi in cristallo di boemia tempestato di lapislazzuli con l'asse in palissandro impiallicciato con pelle di vero pitone. Lo scopettino invece è di platino con setole di cashmire.

Lapo Delgatt si è fatto costruire a Cervinia una casa di 220 piani il cui attico supera di 5 metri la vetta del Cervino. Il suo massimo diletto è prendere l'aperitivo in terrazza e tirare i noccioli delle olive sugli scalatori, inoltre, se non fa troppo freddo, le bonazze che stanno con lui si denudano per distrarre gli alpinisti e vedere quanti ne cadono giù.

Roberto Somarelli, stilista di gran moda, invece si è comprato il fiume Arno. Durante le ultime sfilate di Pitti Moda, ha fatto discioglere nel fiume delle speciali polverine che hanno fatto diventare le acque completamente dorate, dalla sorgente alla foce, in modo da richiamare il tema della sua ultima collezione: la sobrietà dell'oro. A causa di ciò si è avuta una grande moria di pesci, sia nel fiume che nel mare. La cosa lo ha lasciato quasi indifferente, anche se ovviamente era dispiaciuto per le orate. "L'anno prossimo sarà la volta del platino, speriamo che non mi muoiano le platinate" ha detto in un'intervista al telegiornale.

L'elenco potrebbe continuare, ma penso che siate già abbastanza schifati.

Ed ora, come al solito, mi devo scollegare.

mercoledì, gennaio 02, 2008

La legge sull'aborto

Carissimi lettori di cent'anni fa,
oggi, qui nel futuro, si festeggia (si fa per dire), il decennale dell'abrogazione della legge che consentiva l'interruzione volontaria della gravidanza. Era una legge molto antica, forse promulgata ai tempi vostri.

Dieci anni fa, appunto, una parlamentare ultra-catto-bigotto-conservatrice, tale Paola Gabinetti, confidenzialmente detta Latrina, propose l'abolizione in toto della legge appena citata. Questa parlamentare, più casta di una suora, più racchia di una suola, si era prefissa di convertire il mondo e siccome da qualche parte si doveva pur cominciare decise di iniziare a combattere dandosi alcuni obiettivi facili: l'aborto, gli omosessuali e gli ebrei. In effetti si trattava di argomenti già presi di mira nei secoli precedenti sui quali si poteva fare esperienza con facilità.

Il Pontefice di allora, Purissimus Levissimus II, fu folgorato da tanto cieco fondamentalismo e subito si mise ad acclamare pubblicamente le becere intenzioni della parlamentare. Visto il tanto entusiasmo del Papa, i cardinali lo seguirono senza indugio e poi i vescovi, i preti, i curati di campagna, i frati e le suore, i chierichetti e i boy-scout nonché tutto l'associazionismo confessional-retrivo.

Tutti costoro si riunirono ed organizzarono una manifestazione di piazza: l'unnaborto day. Non che fossero in tanti, anzi erano davvero pochini, ma la cosa piacque moltissimo all'eticissimo Silber che decise di dar loro una mano. Questi, grazie al controllo che esercitava (e tuttora esercita) sulle reti televisive, fece truccare i servizi, facendo sembrare la manifestazione molto imponente, poi diede ordine alle questure di decuplicare il computo dei manifestanti. Sconcertati da una partecipazione di popolo così massiccia, la maggioranza dei parlamentari si convinse che, per evitare di essere linciati dalla canaglia inferocita, era meglio abrogare la legge sull'aborto. E così fu.

Da allora è ripreso fiorente il mercato delle mammane, squallide megere che per quattrini (con pagamento anticipato) praticano aborti clandestini che in molti casi si concludono con l'uccisione del feto e anche della madre (che è il motivo per cui chiedono il pagamento anticipato).

Ovviamente le classi benestanti vanno ad abortire in Svizzera, dove, compreso nel prezzo, c'è anche una settimana in beauty farm, tanto che importa, sono spese che si possono detrarre dalla denuncia dei redditi!

So che sarete sconvolti da queste notizie, che a voi appariranno barbare ed incivili, purtroppo qui nel futuro siamo messi così. Adesso mi devo scollegare. La prudenza non è mai troppa.

martedì, gennaio 01, 2008

E' iniziato un nuovo anno: il 2108.

Cari amici del passato,
eccomi di nuovo a voi. Nell'ultimo mese c'è stata forte attività della polizia politica e, temendo di essere scoperto, ho preferito non collegarmi.

Oggi è iniziato un nuovo anno: il 2108. L'augurio di tutti è che sia migliore di quello passato, anche se molti si acconteterebbero che almeno non fosse peggiore.

L'anno è finito come al solito con il tele-discorso alla nazione, trasmesso a reti unificate, del magniloquentissimo Silber, uno sproloquio di quattro ore cui è assolutamente obbligatorio assistervi. Sono esentati, a malapena, i malati gravi, i sordomuti e poche altre categorie.

Il presidentissimo Silber ci ha fatto sapere che va tutto bene, l'economia viaggia a vele spiegate, la criminalità non esiste, la sanità è meravigliosa, insomma una gran bella favola. La realtà invece è tutt'altra, la maggior parte della popolazione vive in povertà, vi è una diffusissima criminalità e la sanità funziona solo per chi se la può pagare, cioè per pochi eletti. Tutto ciò, però, non importa, perché come dice l'eminentissimo Silber, la realtà è una cosa da sovversivi, ciò che conta è quello che dice la televisione, che è l'unica fonte autorizzata e certificata di verità.

Il presidentissimo Silber ha continuato con la sua logorrea fino alla mezzanotte, per poi trasformarsi in intrattenitore. Con un grande effetto scenico lo studiolo da cui parlava si è trasformato in uno sfavillante studio televisivo pieno di pubblico in delirio e decine di soubrettes seminude. Con un'abilità degna di Fregoli si è cambiato d'abito e dal compassato vestito blu in doppio petto è passato ad un completo dorato con reverse in lamè.

Un minuto prima dello scoccare della mezzanotte ha fatto l'immancabile conto alla rovescia, ha stappato lo spumante, ha brindato e fatto gli auguri in una ventina di dialetti. Ad ogni augurio dialettale il Silber faceva seguire un brindisi con una bella coppa piena di vino.

Alla fine degli auguri era piuttosto brillo e strascicava così tanto le parole che si faceva fatica a capire cosa dicesse. Poi ha raccontato un paio di barzellette, anch'esse incomprensibili, alle quali il pubblico in sala a riso a crepapelle (mi piacerebbe poter credere che ridessero così perché si rendevano conto dell'imbecillità del nostro presidente, anche se ho la certezza che lo facevano perché in studio si era accesa la scritta "RIDERE"). Infine, per chiudere la serata in bellezza, si è messo a toccare il culo alle ballerine mentre faceva il trenino a ritmo di samba.

Poi la serata è continuata al solito modo con cantanti ammuffiti, comici triviali, personaggi semi-sconosciuti e qualche bella gnocca raccomandata: anche quest'anno una roba da vomitare.

Ora vi saluto e mi scollego.